NUOVA TERAPIA PER LA DISFUNZIONE DELLE TUBE UDITIVE DI EUSTACHIO
Lino Di Rienzo Businco
(Otorinolaringoiatra, Audiologo - Dirigente U.O.
Otorinolaringoiatria, Ospedale S. Spirito, Roma)
LA DISFUNZIONE
TUBARICA COLPISCE MILIONI DI PERSONE E SINO AD OGGI NON ESISTEVANO TERAPIE
ALL'INFUORI DELLE VECCHIE INSUFFLAZIONI ALLE TERME!
L'estate, periodo di
vacanza, ci porta di frequente a viaggi aerei e magari a successive immersioni
subacquee o escursioni montane in quota. I subacquei professionisti come i
piloti di aereo sono le categorie più esposte al rischio di disfunzione delle
tube auricolari, insieme a tutti gli sportivi che si sottopongono a repentini
cambi di pressione per variazioni di quota (sport montani, ciclismo con tappe a
variazione di quota, apneisti, ecc.).
Tali escursioni di pressione possono determinare l'insorgenza di forti dolori
all'orecchio accompagnati da fastidiosi "ovattamenti" auricolari, specie in
soggetti predisposti in quanto sofferenti di riniti e difficoltosa respirazione
nasale. Questa condizione è denominata disfunzione tubarica - a parlare è il
Prof. Lino Di Rienzo Businco, Dirigente Otorinolaringoiatria dell'Ospedale S.
Spirito di Roma - ed è stata tradizionalmente trattata con le uniche possibilità
a disposizione, cioè sedute ripetute e di lunga durata di insufflazioni
tubariche di aria in ambiente termale, con risultati spesso solo parziali.
Tali terapie inalatorie termali prevedono di sottoporre i pazienti a ripetute
terapie invasive e gravate dal discomfort/dolore legato all'introduzione
quotidiana (per 10-12 giorni complessivi) di una cannula rigida dal naso sino a
raggiungere l'orificio tubarico.
La tuba di Eustachio è infatti il canale di collegamento tra naso e orecchio
medio e la sua funzione è preziosa per la salute dell'orecchio e per la
prevenzione di molte patologie potenzialmente gravi oltre che invalidanti per
una vita sociale normale.

"La disfunzione ostruttiva –
prosegue il Prof. Di Rienzo Businco - della tuba è un difetto cronico funzionale
per il quale le capacità di regolare aerazione, ventilazione ed auto pulizia
dell'orecchio medio sono limitate. Il sintomo principale è l'abbassamento
uditivo con necessità di eseguire frequentemente manovre di compensazione
(Valsalva) con il naso chiuso, alla ricerca di ottenere una canalizzazione che
liberi dal fastidioso senso di "ovattamento" auricolare.
Le conseguenze di tale disfunzione includono lo sviluppo di otiti croniche che
sono mantenute attive proprio da cattivo funzionamento e ventilazione della tuba
e che possono portare alla distruzione delle strutture dell'orecchio medio con
perdita di udito".
Un concetto terapeutico totalmente innovativo è stato introdotto quest'anno in
Italia per il trattamento della disfunzione cronica della tuba, utilizzando un
catetere con palloncino distale gonfiabile, che viene introdotto nella tuba
utilizzando uno speciale microendoscopio.

Il microendoscopio è progettato in
modo da permettere che il catetere per la dilatazione possa essere introdotto
nella tuba in maniera controllata e delicata senza danneggiare alcuna struttura
e in completa sicurezza. Questa procedura è minimamente invasiva ed estremamente
delicata per il paziente. Una volta gonfiato il palloncino e ottenuta la
dilatazione della tuba, questo viene sgonfiato e sfilato senza alcun trauma per
il paziente, come un sottile capello.
Il principio del trattamento è similare a quello della dilatazione con
palloncino nelle stenosi vascolari e recentemente lo abbiamo anche utilizzato
per il trattamento delle sinusiti ostruttive croniche (sinuplastica dilatativa
balloon). Tutti i casi da noi sottoposti a tubo-dilatazione con palloncino hanno
dimostrato grande efficacia ed assenza di effetti collaterali, con rapido
miglioramento dei sintomi ostruttivi auricolari dei pazienti.
L'utilizzo di questa tecnologia –
dice ancora i'esperto - che consente la dilatazione della tuba di Eustachio,
rappresenta la prima vera alternativa nel trattamento delle infiammazioni
croniche dell'orecchio medio, nello specifico le disfunzioni della tuba di
Eustachio e le patologie ad essa correlate, aprendo una nuova strada per la
risoluzione definitiva ed atraumatica del problema.
Al termine del trattamento – conclude Di Rienzo Businco - il paziente non
presenta alcun dolore né sanguinamento, non necessita di tamponi nasali, e può
tornare alle normali attività senza necessità di alcuna convalescenza”.
BIBLIOGRAFIA
-
Ockermann T., Reineke U., Upile T., Ebmeyer
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study - Otol Neurotol. 65: 183-187, 2010
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clinical study - Laryngoscope. 120: 1411-6, 2010
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Sudhoff H., Ockermann T., Mikolajczyk R.:
Clinical and experimental considerations for evaluation of Eustachian tube
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