VOGLIO FARE UNA VISITA MEDICO - SPORTIVA ...:
1) come
faccio a sapere a chi rivolgermi?
2) come deve essere effettuata
la visita?
1-
FACILE! Basterebbe consultare il B.U.R. (Bollettino
Ufficiale Regionale) dove è stato pubblicato l'ultimo elenco degli
specialisti in Medicina dello Sport e dei loro studi
professionali ...
Ma quando viene pubblicato il B.U.R. e dove si
può consultare / acquistare ...?
Come spesso avviene nel
nostro paese, delle situazioni apparentemente semplici si "arenano" nella sabbia
della mancata informazione: l'elenco degli specialisti autorizzati a rilasciare
i certificati di idoneità allo sport dovrebbe, per legge
(vedi norma di legge), essere aggiornato ogni
12 mesi e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione (B.U.R.), ma
l'ultimo elenco pubblicato risale al 7 marzo 2009 ... e, come detto, nessuno ne
conosce l'esistenza: provare per credere!

2- La visita dovrebbe
essere effettuata nelle strutture autorizzate, presenti nello stesso elenco degli
specialisti in Medicina dello Sport. Per l'ammissione alla visita è necessaria
la consegna allo specialista della "lettera di richiesta della società sportiva"
(http://www.sportmedicina.com/richiesta_societa.htm).
La visita dovrebbe comprendere la compilazione di una cartella clinica con una
accurata "anamnesi" (indagine conoscitiva sui
precedenti fisiologici e patologici, individuali e familiari, di un paziente,
redatta dal medico) e l'esecuzione degli esami previsti dalle norme
di legge (vedi:
http://www.sportmedicina.com/esami_sport.htm).
Lo specialista, al
termine della visita, deve
rilasciare sempre un certificato (IDONEO, NON IDONEO, SOSPESO) e comunicare
alla ASL l'elenco delle visite effettuate ... Semplice non è vero?

Ma non è questo ciò che
accade nella realtà: spesso non esiste la lettera di richiesta della società
(importantissima per permettere allo specialista di fermare dall'attività un
atleta a rischio per la presenza di patologie, comunicando immediatamente la
situazione alla società sportiva); vengono effettuate visite "in batteria"
e/o in luoghi in cui è vietato
effettuarle (spogliatoi di strutture sportive, palestre ...), senza eseguire gli
esami richiesti, senza acquisire tutta la documentazione necessaria, senza la presenza
dei genitori in caso di atleti minorenni ... E solo alcuni degli specialisti in
Medicina dello Sport
inviano l'elenco delle visite fatte alle ASL.
Ma per
fare una visita "obbligatoria" ad un soggetto sano si spendono soldi, si perde
tempo e denaro ...
E allora spezziamo una lancia
in favore di chi vuole spendere meno: "... tanto
muoiono gli altri ..." e non vuole perdere tempo: "...
tanto sono perfettamente sano ...", "...
tanto è una visita inutile ..." e quindi facciamoci dare
il certificato anche senza visita (spesso succede anche questo!), facciamoci
visitare negli scantinati o negli spogliatoi e lasciamo nostro figlio nello
stesso spogliatoio a fare la
visita da solo, non preoccupandoci della nostra salute o di quella dei nostri
figli ...

Ma è bene essere
coscienti di quello che facciamo e sapere che: il tesseramento è
valido solo se esiste una visita eseguita a norma di legge; l'assicurazione sportiva è attiva
solo se esiste una visita a norma, ma soprattutto che la nostra salute e
quella dei nostri figli è un bene da salvaguardare e, sarà banale, ma è
sempre meglio "prevenire che curare".

Quindi se ci interessa
realmente la prevenzione:
- pretendiamo di avere
dallo specialista una prestazione a norma di legge
- verifichiamo
che il
medico sia in possesso del numero regionale di autorizzazione (che deve essere
riportato in calce al certificato:
http://www.sportmedicina.com/attenzione_certificato.htm)
- pretendiamo di
assistere alle visite dei nostri figli
- chiediamo il
relativo documento fiscale (la fattura della prestazione) per essere certi che
l'esecuzione della prestazione stessa venga comunicata regolarmente.
E soprattutto
informiamo le autorità competenti di tutte le "anomalie" riscontrate.
PER
INVIARE UN VOSTRO COMMENTO:

ANOMALIE, ERRORI,
ASSURDITà ... della Medicina
dello Sport
1- PREVENZIONE: La medicina
dello sport è "PREVENZIONE" … Infatti per aumentare il livello di prevenzione,
il certificato di idoneità all'attività "ludico- motoria" (quella, per
capirci, di chi va in palestra, in piscina, senza un allenamento, magari a 50
anni e dopo un lungo periodo di sedentarietà ...) non è più obbligatorio.
PREVENZIONE, allora … cosa
vuol dire?
2- CERTIFICATI: Chi può
rilasciare il certificato di idoneità all'attività "ludico-motoria" e il
certificato all'attività sportiva "non agonistica"? La
norma di legge recita:
ART. 3
(Destinatari)
1.
Gli interventi previsti dalla presente legge sono rivolti:
... omissis
c)
a coloro che praticano o intendono praticare in forma organizzata attività
sportive non agonistiche a carattere motorio formativo o attività
fisico-ricreativa
... omissis
ART.7
(Tutela
sanitaria delle attività sportive non agonistiche)
1.
La certificazione per l'espletamento delle attività sportive non
agonistiche di cui all'articolo 2, comma 2, è rilasciata, ai sensi degli
accordi collettivi nazionali vigenti e dell'articolo 2 del D.M. 28 febbraio
1983, dai medici di medicina generale e dai medici specialisti pediatri di
libera scelta.
2.
La certificazione può essere rilasciata, su richiesta dell'utente ed a
spese dello stesso, anche dagli specialisti in medicina dello sport iscritti
all'elenco regionale di cui all'articolo 16.
... omissis
|
Ma allora perché cardiologi,
ortopedici, ginecologi, medici generici, nei loro studi e/o nelle palestre e
nelle piscine rilasciano questi certificati? E perché nessuno chiarisce la
situazione? L'Ufficio Legale dell'Ordine dei Medici di Roma, al quesito di un
cardiologo in merito alla possibilità di rilasciare tale certificato ha
risposto: "… certo che può rilasciarlo, qual è il problema? ...".
Ma l'ufficio
legale dell'Ordine dei Medici e i medici non dovrebbero conoscere le norme di
legge?
3- I "NUOVI SPORT": Lo
specialista in Medicina dello Sport, se all'atto della visita evidenzia una
patologia che controindica l'attività sportiva, deve immediatamente
comunicare la NON IDONEITà
all'atleta, alla società sportiva dell'atleta ed alla federazione di
appartenenza (vedi norma di legge). Tutto ciò
per salvaguardare la salute dell'atleta stesso.
Ma quando arriva qualcuno con il
bando di concorso per Esercito, Marina, Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco
ecc., che richiede il certificato di idoneità allo sport agonistico (tra l'altro
nei bandi di concorso si legge di tutto: 1) si richiede il certificato allo
sport agonistico senza specificare quale sport, mentre la legge obbliga a
definire lo sport in ogni certificato; 2) si richiede che il medico
certificatore sia iscritto alla Federazione Medico Sportiva …; 3) la "struttura"
che rilascia il certificato deve essere convenzionata con il servizio pubblico
…) e questo qualcuno risulta NON IDONEO, il medico a quale "società sportiva"
comunica la non idoneità? Lo stesso dicasi per chi pratica la Danza Classica …
Ma lo scopo della legge non è "la
tutela della salute dell'atleta"? E chi impedisce al soggetto di andare di
medico in medico finché non trova chi gli firma il certificato ...?
Certo si potrebbe seguire il
consiglio che qualcuno ha dato: non visitate chi chiede il certificato
per la Danza Classica o per i Concorsi Militari, visto che tali certificazioni
non sono previste dalle norme … Così invece di risolvere il problema lo si
evita, impedendo comunque a tanti giovani di partecipare ad un concorso che
potrebbe dare anche una possibilità di lavoro: cosa che al giorno d'oggi non è
di poca importanza.
E allora si dovrebbe
intervenire e far capire che sono proprio quelli che praticano attività
fisica ludico-motoria a correre i maggiori rischi per la salute … e che i
certificati medico-sportivi devono essere rilasciati solo dagli specialisti in
medicina dello sport, che hanno frequentato, per aumentare le loro
conoscenze specifiche, 4 anni di specializzazione post-laurea … e che si
potrebbero inserire nelle norme del CONI e del Ministero della Salute anche
Danza Classica e Atletica leggera e Nuoto per Concorsi Militari definendo le
modalità di comportamento dello specialista per la certificazione e le eventuali
comunicazioni di NON IDONEITà ...
Ma a chi spetta l'onere di
proporre quanto necessario a migliorare la tutela della salute della popolazione
e il livello di prevenzione? Ai Politici, Al Ministero, al Coni, alla
Federazione Medico Sportiva, agli Specialisti stessi ...? Troppi i soggetti e
quindi la domanda resta senza risposta …
Del resto, sempre parlando di
prevenzione, in una
circolare del
CONI inviata alle Federazioni Sportive nel 2008 è stata indicata
l'opportunità di effettuare, superata un'età stabilita dalle varie federazioni
sportive, un test da sforzo (cicloergometro); necessità poi confermata
anche dal COCIS 2009 (Protocolli Cardiologici per la Medicina dello Sport): ma
se il test è necessario per migliorare l'accuratezza della visita e aumentare il
livello di prevenzione, perché non ufficializzarne l'obbligatorietà?
E per finire, chi
dovrebbe comunicare
qualunque
variazione delle norme relative alla tutela sanitaria delle attività sportive
agli specialisti in medicina dello sport, che ne vengono a conoscenza per caso (e
non sempre ...)?
Ma la PREVENZIONE, fondamentale nei programmi elettorali, nelle
pubblicità, nelle trasmissioni e nei "faccia a faccia" televisivi,
esiste poi veramente? Forse potremmo farla cercare dallo staff di "Chi l'ha
visto ...?" ...

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