Smettiamo di "mandare in fumo" la nostra vita ... FUMO E SPORT: UN MATRIMONIO IMPOSSIBILE Sergio Lupo
La dipendenza da fumo di sigaretta viene identificata come la prima causa evitabile di malattia e di morte (classificazione malattie dell'OMS).
Il fumo è un vero e proprio attentato alla salute: aumenta il rischio di patologia respiratoria (bronchite cronica ed enfisema), neoplastica (polmone, cavo orale, laringe, faringe, esofago, vescica) e cardiovascolare (infarto miocardico, ictus): appare quindi chiaro che attività sportiva e abitudine al fumo siano nemici dichiarati. Qual è l'incidenza negativa del fumo sull'attività sportiva? E come lo sport può aiutare a superare la dipendenza da nicotina?
Si deve per prima cosa ricordare che l'attività aerobica è basata sull'efficacia del meccanismo di trasporto dell'ossigeno ai tessuti; a garantire tale trasporto si adoperano: i polmoni (la sorgente d'ossigeno), l'emoglobina (che lega l'ossigeno nel sangue) e i capillari sanguigni. Il fumo agisce in modo dannoso ad ogni livello. Gli sportivi che
non fumano assumono più ossigeno, hanno maggior resistenza alla fatica, inoltre,
in fase di riposo, hanno una frequenza cardiaca più bassa, con vantaggi
particolarmente evidenti in attività sportive che richiedono resistenza (corsa,
nuoto, ciclismo ...). 1 - fumatori modesti (meno di 10 sigarette al giorno): mediamente - 95 metri 2 - fumatori medi (10-20 sigarette al giorno): mediamente - 242 metri 3 - fumatori forti (più di 20 sigarette al giorno): mediamente - 360 metri. Il peggioramento
delle prestazioni è correlato anche al tempo trascorso da quando si era iniziato
a fumare, con tempi peggiori registrati dai fumatori forti che fumavano da più
di quattro anni: questi infatti hanno percorso 425 metri in meno dei non
fumatori.
Nei fumatori il livello di carbossiemoglobina è cronicamente aumentato, da 2 a 15 volte rispetto ai non fumatori: fumando una sigaretta si riduce l'apporto di sangue ossigenato ai tessuti e questa situazione riduce in modo significativo la propria resistenza allo sforzo fisico! La nicotina, ingrediente attivo del tabacco, aumenta la viscosità del sangue ed induce, agendo sul sistema nervoso simpatico, vasocostrizione arteriosa periferica, da cui deriva una riduzione del flusso di sangue ai tessuti, compreso il tessuto muscolare, e quindi una riduzione del rendimento sportivo. Non trascuriamo poi gli effetti sul cuore: per ogni sigaretta fumata, la vita si accorcia di 7 minuti e il fumo di sigaretta rappresenta un indice predittivo molto forte di rischio coronarico, con una incidenza di infarto cardiaco 5 volte superiore nei fumatori rispetto ai non fumatori.
Come la nicotina stimola il sistema nervoso centrale affinché rilasci i mediatori del benessere (serotonina, dopamina, noradrenalina), lo stesso fa lo sport: funge da stimolo per la liberazione in circolo degli stessi mediatori ed è utile per vincere le crisi d'astinenza. Inoltre, l'esercizio fisico risulta un'ottima valvola di sfogo per incanalare ed eliminare tensioni e stress accumulati nel corso della giornata. Chi pratica attività fisica, in seguito alle modificazioni biochimiche ed ormonali indotte nell'organismo dall'allenamento, tende ad essere più sereno e soddisfatto rispetto ai soggetti sedentari, gode di un miglior benessere psicologico e presenta una maggiore vitalità e gioia di vivere.
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ULTIMO AGGIORNAMENTO PAGINA 31 GENNAIO 2012 |
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