I BIORITMI a cura di Giuseppe Capozzo
COSA SONO E A COSA SERVONO I bioritmi sono una disciplina a cavallo tra biologia e psicologia, sviluppatasi nella vecchia Vienna di fine Ottocento per andare incontro alla necessità che l'uomo ha di avere una buona conoscenza di se stesso. Essi si basano su una ricerca dei ritmi periodici della vita che ha portato alla conclusione che tutto il nostro tempo è regolato da cicli fissi che si susseguono e si combinano tra di loro. Questi cicli consistono in una fase di "scarica", che determina una liberazione di energia, ed una fase di "carica" nella quale l'energia si rigenera. La conoscenza della propria situazione bioritmica può aiutare ad evitare rischi o a programmare per il meglio la vita. I bioritmi possono essere consultati per avere la consapevolezza delle proprie forze e programmare particolari attività in momenti più favorevoli. Ad evitare lavori che richiedono impiego di grandi energie in periodi di fasi sfavorevoli e riservarli per i giorni nei quali i bioritmi entrano in fase alta o, nel caso in cui non siano evitabili, compensare con un aumento dei tempi di riposo quegli sforzi che nelle fasi basse vengono svolti con un costo maggiore di energia vitale.
LA STORIA Già nell'antichità fu osservato che durante tutta la vita si susseguivano fasi di maggiore o minore efficienza con un ritmo ciclico. Già agli albori della civilizzazione, quindi, i ritmi furono trattati come un fatto evidente.
Ippocrate,
oltre 2400 anni fa, aveva notato l'esistenza di giorni buoni e cattivi nei
pazienti. Ma bisogna arrivare a tempi molto più recenti perché si cominci a parlare dei bioritmi così come vengono intesi oggi. Tra il XIX ed il XX secolo Hermann Swoboda, professore di Psicologia all'università di Vienna, introdusse le leggi della periodicità che si basavano sull'esistenza di due cicli di 23 e di 28 giorni e pubblicò le conclusioni delle sue ricerche nella sua opera "Das Siebenjahr" (L'anno di sette).
Nello stesso periodo e senza alcun
collegamento con Swoboda, per una singolare coincidenza il biologo berlinese
Wilhelm Fliess, grande amico di Sigmund Freud, arrivò alle stesse
conclusioni sviluppando la teoria dei periodi che documentò in maniera molto
ricca fornendone le prove matematiche nell'opera "Der Ablauf des Lebens"
(Il corso della vita) pubblicata nel 1906.
Ma queste teorie non ebbero molta
fortuna fuori dalla Germania.
Nel 1920 l'ingegnere Alfred
Teltscher, che era anche insegnante, osservando il comportamento
intellettuale dei sui allievi, arrivò ad ipotizzare l'esistenza di un terzo
ciclo determinandone il ritmo con un'ampiezza di 33 giorni. Ma è con l'opera "Bioritmi, guida per i buoni e cattivi giorni della vita" pubblicata a New York nel 1973 da George S. Thommen che abbiamo la sintesi più completa sull'argomento ed una dimostrazione dell'influenza dell'osservazione dei ritmi sul piano scientifico e sociale.
I CICLI
Qualsiasi cosa noi osserviamo, è
sottoposta a mutazioni che si ripetono con processi ciclici. Il giorno e la
notte, le stagioni, le maree e tutte le altre manifestazioni non sono che degli
esempi di questi ritmi e della loro successione. Attualmente sono considerati tre cicli denominati bioritmi e suddivisi in ciclo fisico, ciclo emozionale e ciclo intellettuale.
Grandi controversie vi sono state
sul momento in cui fissare l'inizio dei cicli.
Per cercare di avere una visione
immediata di queste fasi sono stati tentati vari metodi di rappresentazione
grafica. Attualmente la formula prevalente è quella di una raffigurazione
sinusoidale dei periodi, alla maniera delle illustrazioni astronomiche delle
fasi lunari: una sinusoide alterna curve alte a curve basse attraversando più
volte una linea che riproduce lo scorrere del tempo. Vengono definiti critici il giorno successivo alla conclusione della fase alta, che rappresenta nello stesso tempo l'inizio della bassa, ed il giorno zero, termine della fase bassa ed anche inizio di quella alta. I giorni critici e quelli zero, poiché i cicli vanno considerati dal momento della nascita, non corrispondono ai giorni di calendario ma a quelli di vita e iniziano quindi non all'ora 0.00 ma all'ora del parto.
Essi rappresentano i periodi di
crisi e di minore forza interna.
I giorni critici del ciclo
fisico sono più importanti per persone che svolgono lavori pesanti, per
persone soggette a malattie o che svolgono attività a rischio. I giorni critici del ciclo emotivo sono importanti per persone che svolgono lavori di grossa responsabilità, per innamorati e persone sotto stress emotivo. La forma emotiva riveste particolare importanza in fase di convalescenza.
I giorni critici del ciclo
intellettuale sono determinanti per persone creative, per chi deve sostenere
esami, per chi deve prendere decisioni. La diversa incidenza della fasi, ossia quanto i loro effetti possono essere determinanti, dipendono anche dalla forma fisica, psichica ed intellettuale e dei vari periodi della vita. La stessa persona sentirà in modo diverso la differenza tra il punto più alto e quello più basso in relazione a questi altri fattori.
La fase degli altri cicli può
amplificare o attenuare gli effetti di un giorno critico, come la coincidenza
della criticità di più cicli ne può amplificare l'aspetto negativo.
Un'era bioritmica è la ripetizione
di 924 cicli fisici, 759 cicli emozionali e 644 cicli intellettuali. In questo
periodo si succederanno 4.006 giorni critici semplici, 312 giorni critici doppi
e 8 giorni critici tripli per un totale di 4.326 giorni critici. I giorni
critici quindi rappresentano il 20,36% del totale dell'era bioritmica.
IL CICLO FISICO Il ciclo Fisico ha una durata di 23 giorni ed è anche denominato ciclo maschile. La sua scoperta risale alla fine del XIX secolo grazie alle ricerche di H. Swoboda e di W. Fliess. Determina il rinnovamento delle cellule dei tessuti ossei e delle fibre muscolari. Ha influenza sulla forza fisica, sul coordinamento, sulla resistenza, sul coraggio, sulla velocità, sull'aggressività, sull'energia, sulla capacità di eliminazione delle tossine. Nella fase alta l'organismo ha una maggiore resistenza alle malattie, alle condizioni ambientali (caldo, freddo, umidità) ed alla fatica. Si avverte un aumento della forza fisica e della volontà. Si determina uno sviluppo di energia, una maggiore intraprendenza ed audacia. Si ha un aumento della fiducia nelle proprie forze e capacità. Nella fase bassa l'organismo ha bisogno di calma e di riposo per ritemprarsi. Sente il bisogno di tranquillità e di relax. Si avverte un senso di stanchezza e suscettibilità e si è più vulnerabili alla fatica. Si determina una predisposizione ai litigi, apatia, scontentezza e scarsa fiducia nei propri mezzi. Chi è in questa fase sente la necessità di essere considerato ed ha il bisogno rassicurante di essere al centro dell'attenzione. Nei giorni critici occorre prestare attenzione ai gesti meccanici, evitare negligenze e sottovalutazioni. Questi giorni non sono una minaccia per il fisico in senso stretto, ma è stato dimostrata la coincidenza con giorni critici di incidenti stradali e sul lavoro.
IL CICLO EMOZIONALE Il ciclo Emozionale, inizialmente denominato ciclo femminile, ha una durata di 28 giorni. Come per il ciclo fisico, sua scoperta risale alla fine del XIX secolo in seguito alle ricerche di H. Swoboda e di W. Fliess. Determina il rinnovamento delle cellule del sistema nervoso, dell'apparato digerente e degli organi sessuali. Secondo Fliess questo ciclo determina l'influenza delle cellule del patrimonio femminile nell'uomo. Ha influenza sulle funzioni emozionali, sulla forza nervosa, sulla sensibilità, sull'ottimismo e sull'umore. Governa le funzioni digestive e riproduttive. E' determinante per intuizione, fantasia e capacità artistiche e creative. Nella fase alta si ha una maggiore sensibilità, una migliore comunione con l'esterno ed una predisposizione all'armonia dei rapporti. Si avverte un aumento dell'elasticità mentale ed un miglioramento delle relazioni affettive. Si nota maggiore disponibilità, ottimismo, generosità e passione, uno sviluppo delle capacità intuitive e dello spirito creativo. Nella fase bassa in cui l'organismo ha bisogno di ricaricarsi si sente il bisogno di tranquillità e solitudine. Si privilegia la contemplazione e si tende all'introversione ed alla malinconia. Si determina un periodo di nervosismo, pessimismo, irritabilità, insofferenza ed inquietudine, una disposizione alla mancanza di fiducia ed alla agitazione. Nei giorni critici vengono rafforzate le tendenze della fase negativa. Piccole contrarietà rendono impazienti e collerici. Si incontrano difficoltà a superare ostacoli che richiedono determinazione e forza interiore. Prevale la tendenza alla rinuncia ed alla depressione. Si tende alla ricerca di compensazione attraverso stimoli esterne quali abusi di alcool e cibo.
IL CICLO INTELLETTUALE Il ciclo Intellettuale o ciclo del pensiero ha una durata di 33 giorni. Fu scoperto intorno al 1920 da A. Teltscher, R. Herseye M. Bennet.
Segue il ciclo della trasformazione
delle cellule celebrali e delle secrezioni che agiscono sul cervello. Nella fase alta aumenta l'elasticità mentale e l'intelligenza è più viva. C'è una tendenza ad essere brillanti, costruttivi e positivi. La memoria è più pronta e le capacità di ragionamento più attente. Viene incrementata la creatività come la coscienza professionale. Durante la fase bassa si verificano appannamento dei riflessi, confusione di idee e difficoltà di concentrazione. Scarsa propensione ad apprendere e memorizzare. Tendenza al disinteresse, apatia e mancanza di curiosità e di stimoli.
Anche se i giorni critici
intellettuali sono meno evidenti di quelli degli altri cicli, ciò nondimeno
possono portate a situazioni di grossi sconvolgimenti. In quei giorni possono
determinarsi situazioni di rottura. Possono verificarsi casi di mancanza di
tatto e di diplomazia. Casi di intolleranza e di inclinazione a litigi e
cambiamenti radicali. In quei giorni si accentua la disposizione al sarcasmo ed
alla critica negativa.
LA COMPATIBILITà
La teoria dei bioritmi ha dedicato
grande attenzione anche ai problemi di affinità tra individui. Il dottor Swoboda
nelle sue ricerche ha studiato i ritmi di intere famiglie risalendo di parecchie
generazioni nell'albero genealogico con l'obiettivo di individuare il modello
ciclico che governa le nascite da una generazione all'altra. Grazie a queste osservazioni si è potuto constatare che due persone il cui ciclo emozionale segue le stesse fluttuazioni avranno per tutta la vita la stessa disposizione ai sentimenti, all'ottimismo e la stessa sensibilità. Vivranno insieme fasi di carica e di scarica e questo fatto li porterà ad avere una grande affinità emozionale. Ne "La teoria dei bioritmi, gli alti e bassi nel corso di una vita" pubblicato nel 1959, Hugo Max Gross dedica parecchi capitoli alla spiegazione delle corrispondenze nei matrimoni e nella altre occasioni di relazioni tra persone e mette a punto un metodo di valutazione basato sulle percentuali di affinità tra i cicli.
Il metodo di valutazione di
compatibilità parte dalla considerazione che due individui con due cicli
identici hanno la massima affinità con una percentuale pari al 100%.
La percentuale di affinità
diminuirà quindi dell'8,70% nel ciclo fisico, del 7,14% nel
ciclo emozionale e dell'6,06% nel ciclo intellettuale per
ogni giorno di differenza tra i cicli.
Calcolata la compatibilità ciclo
per ciclo, potrà poi essere definita una media che ci darà la percentuale di
affinità complessiva.
La compatibilità fisica è
importante nella formazione di team sportivo o di lavoro. Quella emozionale per
l'intesa in una coppia, in una famiglia o nei rapporti di amicizia. Per le
associazioni o collaborazioni basate su attività intellettive sarà
indispensabile una buona corrispondenza intellettuale.
LE APPLICAZIONI Anche se le fasi dei cicli bioritmici incidono in maniera più o meno rilevante secondo altri fattori quali la forma fisica, psichica ed intellettuale e secondo i vari periodi della vita, le fasi di ricarica ed i momenti di transizione (i giorni critici) restano periodi da tenere sotto stretta osservazione.
Secondo indagini effettuate negli
Stati Uniti su migliaia di incidenti sul lavoro, si è riscontrato che, in circa
il 70% dei casi, l'incidente era stato provocato dall'errore di un operaio in
posizione critica. Da un esperimento fatto in Romania tra il 1977 ed il 1979 in un centro di ricerca di Bucarest, tenendo conto dei situazioni dei bioritmi c'è stato un abbattimento di oltre l'80% del numero dei morti per incidenti stradali dovuti ai guidatori di taxi ed il numero dei feriti si è ridotto a meno del 10%.
Negli Stati Uniti, in Giappone ed
in alcuni paesi europei, l'applicazione di queste teorie ad alcune attività a
rischio è diventato di uso comune con riscontri molto positivi. Al punto che in
seguito, è stata estesa in altri paesi. Sono stati interessati i dipendenti di
alcune compagnie aeree con particolare riguardo ai piloti ed ai controllori di
volo.
I bioritmi sono stati anche
impiegati, in maniera alquanto inusuale, per tentare di predire il sesso di un
nascituro. Anche se non è di facile applicazione e qualche volta non riesce a
dare risposte chiare, alcuni ricercatori hanno messo a punto un metodo a questo
scopo.
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ULTIMO AGGIORNAMENTO PAGINA 31 MARZO 2005 |
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