ASMA E ATTIVITà SPORTIVA: IL NUOTO
Andrea Di Rienzo Businco (Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica)
Le allergie sono determinate da una risposta complessa che deriva dall’interazione di svariati fattori immunitari, genetici e ambientali. Attualmente in Italia sono milioni le persone affette da patologie allergiche e la prevalenza di tali disturbi è in continuo aumento. I disturbi legati all’allergia possono interessare svariati distretti: apparato respiratorio (rinite, ostruzione nasale, tosse, asma …), apparato visivo (lacrimazione, congiuntivite, arrossamento e/o prurito oculare), cute (eczemi, dermatiti, orticaria …). Tra gli allergeni capaci di indurre sensibilizzazione ricordiamo l’acaro della polvere, le muffe domestiche, gli epiteli animali e i pollini. Quasi metà di tutte le patologie allergiche sono causate dai pollini di erbe (Graminacee, Paritaria, Composite) o di alberi (Betulla, Olivo, Nocciolo, Cipresso): i sintomi legati alla pollinosi si manifestano in un specifico periodo dell’anno corrispondente alla fioritura delle piante eventualmente allergizzanti.
Attualmente in Italia circa il 15% della popolazione è affetto da pollinosi. Negli ultimi anni risulta aumentato anche il numero dei soggetti che soffrono di pollinosi legata contemporaneamente a più di un allergene. L’esposizione agli allergeni provoca nel soggetto allergico la produzione di anticorpi specifici (IgE) che si legano alla superficie delle cellule presenti nelle mucose e nei tessuti epidermici dell’apparato respiratorio determinando il rilascio di sostanze irritanti (Istamina) che causano infiammazione. L’asma è spesso associata ad una allergia: i fattori ambientali e genetici giocano un ruolo complesso nell’evoluzione della malattia stessa. Per esempio, il fumo di sigaretta (attivo e passivo) risulta al primo posto tra gli irritanti che determinano infiammazione delle vie respiratorie. Per fortuna oggi ci sono molti mezzi che ci permettono di controllare a pieno i sintomi legati alle allergie. I progressi della ricerca farmaceutica ci hanno messo a disposizione nuovi prodotti specifici con minimi effetti collaterali. Anche nel campo dell’immunoterapia, i vaccini di ultima generazione ci assicurano un complemento indispensabile per un migliore e duraturo controllo dei sintomi legati all’allergia. Il ruolo dell’attività fisica nelle allergie è centrale. Sin dall’età pediatrica lo Sport aiuta a favorire lo sviluppo delle vie respiratorie, contrastando gli effetti nocivi degli allergeni. Tra gli Sport più consigliati nei bambini segnaliamo il nuoto; infatti l’attività motoria svolta in acqua non causa attacchi asmatici non prevedendo sforzi fisici brevi e molto intensi. Inoltre nel caso di adulti o bambini con pollinosi, nel periodo in cui i sintomi dell’allergia sono più accentuati, è sconsigliabile praticare sport all'aperto; da preferire l’attività in luoghi chiusi, come palestre, piscine coperte ecc. ... Lo sport ideale per un
allergico ai pollini è quindi il
nuoto: in piscina non ci sono allergeni e gli esercizi per allenarsi giovano
particolarmente ai polmoni. In conclusione, la comune idea che le allergie respiratorie rappresentino un fattore limitante l’attività sportiva è da sfatare. Una vita sedentaria può comportare, soprattutto nei bambini o nei giovani, addirittura problemi psicologici importanti e scarso o difficile inserimento sociale. Attualmente i dati epidemiologici su atleti che svolgono attività agonistica ci indicano che l'Asma Bronchiale, se adeguatamente trattata, non rappresenta un ostacolo all’attività sportiva. A conferma di tali dati occorre ricordare che nel 2000 alle Olimpiadi Australiane di Sydney il 30% degli atleti risultava affetto da allergie respiratorie.
Si conferma quindi l’importanza e l’utilità dello Sport, in modo particolare del nuoto, per un miglior controllo dell’asma e, più in generale, delle allergie respiratorie.
|
BLOG SPORT & MEDICINA
|
ULTIMO AGGIORNAMENTO PAGINA 01 DICEMBRE 2006 |
PUBBLICITA' |
ADVERTISING |
|
|