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Estate: non si può fare a meno di
pensare alle vacanze, alla vita all'aria aperta, al sole. Costretti a passare la
maggior parte dell'anno in città, a casa o in ufficio, siamo ormai abituati a
considerare l'abbronzatura un segno di benessere. Ma una tintarella presa senza
adeguate precauzioni può rappresentare un pericolo per la pelle, causando
scottature, fastidiosi disturbi quali
allergie
ed eritemi, fino ad arrivare all'invecchiamento cutaneo precoce o alla
formazione di lesioni cancerose.
E' importante perciò cominciare a valutare attentamente gli inconvenienti che
un'esposizione prolungata ai raggi solari può arrecare alla nostra salute:
trattando meglio la propria pelle si otterrà un'abbronzatura "intelligente", più
duratura, priva di antipatici effetti collaterali e, soprattutto, sicura.
L'esposizione al sole, infatti, è stata riconosciuta come la causa principale
dell'aumento dei tumori
della pelle, la cui incidenza
è in netto aumento negli ultimi anni. Per combattere questa tendenza, è
necessario modificare i nostri stili di vita, iniziando da una maggiore e
migliore informazione sui pericoli associati alle radiazioni
solari: scopo di questo dossier è fornire poche semplici regole che, se seguite
attentamente, possono evitare inutili rischi senza privare del piacere di una
giornata passata in spiaggia o in montagna.
LE RADIAZIONI SOLARI

I raggi luminosi
emessi dal sole sono formati da una serie di particelle energetiche chiamate
fotoni ed arrivano sulla Terra sottoforma di radiazioni che, a seconda della
lunghezza d'onda, possono classificarsi in radiazioni visibili, UVA, UVB, UVC
(ultravioletti A, B e C) o infrarossi.
L'energia delle radiazioni solari è inversamente proporzionale alla lunghezza
d'onda. Ne consegue che i raggi ultravioletti, che hanno la lunghezza d'onda più
corta (compresa tra i 200 nanometri degli UVC e i 400 nm degli UVA) sono i più
energetici.
Vediamoli meglio nel dettaglio:
-
UVC
- Sono pericolosissimi per l'uomo, ma fortunatamente vengono bloccati
dall'ozono presente nell'atmosfera, che impedisce loro di arrivare sulla
terra.
-
UVB
- Sono i raggi che, penetrando a livello epidermico, provocano
l'abbronzatura, ma possono anche essere la causa dell'eritema
della pelle.
-
UVA
- Una percentuale di questi raggi (30-50%) penetra nella pelle a livelli
molto profondi e sono responsabili dell'invecchiamento della pelle e della
formazione di
melanomi.
-
Infrarossi
- Hanno effetto calorifico, penetrano fino all'ipodermide e provocano
vasodilatazione e sudorazione.
I livelli di
radiazione UV e la loro azione sono influenzati da diversi fattori.
-
Altezza del sole
-
Il livello di radiazione UV varia a seconda dell'ora del giorno ed è più
elevato quanto più alto è il sole nel cielo, dunque nelle ore intorno a
mezzogiorno (il 60% delle radiazioni giornaliere arriva a terra tra le 10 e
le 14).
-
Latitudine
- I livelli sono più alti quanto più ci si avvicina all'equatore.
-
Altitudine - Ad alta quota l'atmosfera è più rarefatta ed assorbe meno radiazioni UV: per
ogni 1000 metri, i livelli aumentano di circa il 10%.
-
Clima
- Le nuvole e l'umidità assorbono parzialmente le radiazioni UV, che invece
raggiungono i massimi livelli con il cielo sereno.
-
Superficie terrestre
- I raggi solari sono riflessi o diffusi in maniera diversa a seconda del tipo
di superficie: la neve può riflettere l'85% delle radiazioni UV, la sabbia
asciutta il 15%, l'acqua il 5%, l'erba il 3%, l'asfalto il 2%.
-
Ozono
- L'ozono filtra le radiazioni UV più pericolose. Il suo livello, oltre ad
essere costantemente minacciato dall'inquinamento atmosferico, varia nel
corso dell'anno.
RADIAZIONI
SOLARI: EFFETTI BENEFICI ED EFFETTI NOCIVI

La melanina prodotta dal
nostro organismo riesce ad assorbire la maggior parte delle radiazioni
solari ed è per tanto il meccanismo di difesa più efficacie per la salute della
nostra pelle. I raggi solari favoriscono la pigmentazione e la produzione
di melanina.
I raggi solari stimolano la produzione di vitamina D endogena, che
favorisce l'assorbimento del calcio da parte delle cellule epiteliali, svolgendo un'azione preventiva contro il
rachitismo e l'osteomalacia. Inoltre stimolano la
circolazione sanguigna
ed hanno effetti benefici nel trattamento di patologie
della pelle
quali la psoriasi, la dermatite atopica, la dermatite seborroica e l'acne.
Da non sottovalutare la positiva azione psicologica della luce solare,
provocata dal senso di benessere e calore che deriva da un'esposizione
equilibrata.
L'esposizione prolungata ai raggi UV del sole può provocare effetti dannosi al
nostro corpo, in particolar modo alla pelle, agli occhi e al
sistema immunitario. Gli effetti acuti possono manifestarsi
sottoforma di insolazione (il cosiddetto "colpo di sole"), con
cefale, vertigine, nausea e febbre, o di scottature provocate da un'esposizione
intensa senza le dovute protezioni, accompagnate da eritema (arrossamento della
pelle), edema solare e stati dolorosi. Le scottature lievi scompaiono nel
giro di 2-3 giorni, mentre nei casi più gravi si consiglia di consultare un
medico e di fare attenzione ad evitare possibili infezioni batteriche.
L'esposizione ai raggi UV ha anche degli effetti cronici, come macchie della
pelle, efelidi e rughe. Le radiazioni UV possono provocare agli occhi reazioni
infiammatorie, come la fotocheratite, o danni ben più gravi che possono portare
alla cecità, come la comparsa della cataratta.
Recenti ricerche sui radicali liberi segnalano l'incidenza a lungo termine delle
radiazioni solari sull'invecchiamento della pelle, favorito dalle
alterazioni degenerative indotte dalle radiazioni UV sulle cellule, sul
tessuto fibroso e sui vasi sanguigni. I raggi UV possono causare
alterazioni nel materiale genetico delle cellule, incrementando la possibilità
di sviluppare carcinomi o melanomi.
INDICE UV
L'Indice
Universale della Radiazione UV Solare (UVI) misura l'intensità della
radiazione ultravioletta sulla superficie terrestre.
L'indice UV varia da zero a un valore che - in prossimità dell'equatore - può
raggiungere anche 20: più è alto, maggiore è il pericolo che si corre
esponendosi al sole.
I valori dell'UVI vengono raggruppati in base alle categorie d'esposizione:

Per valori pari o inferiori a UVI 3 il rischio di danni a breve e lungo termine
è limitato e non sono richieste particolari misure protettive (indossare
indumenti e occhiali, utilizzare creme solari) necessarie invece per valori
superiori. Oltre il valore UVI 8, invece, l'esposizione diretta al sole è
addirittura sconsigliata.
L'indice UV viene comunicato dal servizio meteorologico nazionale e dai
bollettini dei mezzi di informazione per informare sulla pericolosità
delle radiazioni solari in un determinato giorno, spingendo le persone ad
esporsi meno per limitare i danni potenziali.
I livelli di radiazione ultravioletta variano nell'arco della giornata, per
questo l'indice UV di solito si riferisce al valore massimo rilevato nel
periodo di quattro ore centrato sul mezzogiorno solare (che cade tra il
mezzogiorno locale e le due del pomeriggio).

IL FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE

Il fattore di protezione solare (FPS) è un numero che indica
quanto tempo è possibile esporsi con un determinato tipo di filtro senza
incorrere in scottature ed eritemi. Più è alto e maggiore è la protezione della
pelle ai raggi UV, ma bisogna ricordare che il FPS dà solo un valore
orientativo: ci sono altri fattori che possono determinare il tempo
d'esposizione sicura, quali il tipo di pelle, il prodotto utilizzato e le
condizioni atmosferiche.
IL FOTOTIPO
Ogni persona, a seconda del proprio fototipo, deve conoscere la propria
sensibilità alle radiazioni solari e sapere per quanto tempo può esporsi senza
scottarsi, in maniera tale da poter scegliere il filtro adeguato alle sue
esigenze.
FOTOTIPO |
TIPO DI PELLE |
|
|
Melano-compromessa |
|
Fototipo 1 |
pelle molto chiara
con lentiggini, occhi azzurri |
Fototipo 2 |
pelle chiara, occhi
chiari, capelli biondi rossi |
|
|
Melano-competente
|
|
Fototipo 3 |
pelle bianca, occhi
e capelli castani |
Fototipo 4 |
pelle olivastra,
occhi e capelli scuri |
|
|
Melano-protetta
|
|
Fototipo 5 |
pelle naturalmente
scura |
Fototipo 6 |
pelle nera |
Il fototipo indica la capacità della pelle di produrre melanina e di adattarsi
al sole. I fototipi "melano-competenti" sono quelli più vulnerabili, facilmente foto-ustionabili e ad elevata incidenza di tumori cutanei. In ogni caso anche le
persone con fototipo alto devono esporsi ai raggi protetti da un filtro adeguato
per limitare gli effetti dannosi delle radiazioni UV.
CONSIGLI PER UNA
SANA ABBRONZATURA
Ecco una serie di consigli per abbronzarsi in maniera intelligente, ottenendo
una tintarella invidiabile ed evitando i rischi che metterebbero a repentaglio
la salute della nostra pelle.
 |
Limitare l'esposizione quando l'indice UV è
massimo (intorno a mezzogiorno) o stare il più possibile all'ombra (che
dimezza l'intensità dei raggi UV) |
 |
Indossare indumenti e proteggere gli occhi con
occhiali da sole |
 |
Bere molta acqua per evitare la disidratazione |
 |
Usare creme e filtri solari con un adeguato
filtro di protezione, soprattutto su quelle parti del corpo (mani,
collo, viso) costantemente esposte |
 |
Evitare l'uso di profumi e deodoranti che
possono rendere la pelle più sensibile e provocare scottature. Lo stesso
vale per alcuni medicinali: a tal proposito, è bene consultare il
proprio farmacista |
 |
Non restare sdraiati al sole per ore, ma al
contrario muoversi e svolgere attività fisica |
 |
Anche restando in acqua si è esposti alle radiazioni UV: proteggersi
adeguatamente! |
 |
Nella scelta del filtro solare, iniziare con un FPS
alto durante le prime esposizioni, per poi abbassarlo nei giorni
successivi |
 |
Continuare a proteggersi anche se si è già abbronzati: l'abbronzatura attenua
solo parzialmente le radiazioni UV (equivale ad un FPS di circa 4) |
 |
Le radiazioni UV agiscono anche quando la
temperatura è mite: ci si può scottare anche quando il cielo è nuvoloso
e non fa eccessivamente caldo |
 |
Attenzione! In montagna, il livello delle
radiazioni UV è più alto di circa il 10 % per ogni 1000 metri
d'altitudine |
BAMBINI E ABBRONZATURA

è importante insegnare ai bambini a proteggersi dal sole fin da piccoli, poiché
esposizioni solari intense e prolungate durante l'infanzia possono aumentare
nell'età adulta il rischio di melanoma e di invecchiamento cutaneo.
La pelle dei bambini è più sensibile di quella degli adulti e
bisogna adottare delle misure di protezione adeguate:
-
utilizzare protezioni solari
speciali
-
rinnovare continuamente
l'applicazione del prodotto, soprattutto dopo il bagno
-
evitare l'esposizione
durante le ore centrali del giorno
-
proteggere la testa con
cappelli e il corpo con magliette
-
far bere molta acqua.
In ogni caso, i
bambini dovrebbero essere esposti al sole in maniera graduale solo dopo il primo
anno di età.
ABBRONZARSI A
TAVOLA

Prima di sottoporsi ai bagni di sole necessari ad ottenere la tanto sognata
tintarella è bene ricordare che una sana abbronzatura spesso comincia dalla
tavola: una dieta adeguata può aiutarci a preparare la nostra pelle all'estate.
è importante aumentare il consumo di
frutta e verdura di stagione
almeno un mese prima dell'esposizione. Sono da preferire i vegetali ricchi di
betacarotene, come albicocche e carote. Il betacarotene aiuta ad assumere
un'abbronzatura dorata e a conservarla più a lungo, ma non aumenta la produzione
di melanina, dunque non mette al riparo dagli effetti nocivi delle radiazioni
solari. Bere molta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) serve ad
idratare la pelle e a renderla più elastica, mentre per contrastarne
l'invecchiamento bisogna assumere cibi ricchi di
vitamine A, C ed
E: frutti di mare, aringhe, spinaci, broccoli, zucchine andranno
benissimo. Le proteine di origine
animale contenute nel latte, nelle uova e nella carne
aiutano invece l'organismo a contrastare l'aggressione del calore e dei raggi
solari.
PRODOTTI PER
L'ABBRONZATURA: ISTRUZIONI PER L'USO
La gamma dei prodotti usati per velocizzare e migliorare l'abbronzatura è molto
ampia e per utilizzarli tutti nella maniera più corretta è bene conoscerli bene
uno per uno.
Autoabbronzanti

Gli autoabbronzanti contengono sostanze capaci di reagire con la cheratina e le
altre proteine dell'epidermide,
donando alla pelle una pigmentazione scura.
Attenzione: si tratta di una "finta" abbronzatura, non dovuta alla melanina, e
in quanto tale non dà alcuna protezione dalle radiazioni solari. In ogni caso
vanno usati con attenzione per evitare irregolarità nella pigmentazione.
Prodotti dopo-sole

I "dopo-sole" sono prodotti cosmetici con principi attivi che calmano
l'irritazione dell'epidermide causata dall'aggressione dei raggi solari,
idratando, rinfrescando e rigenerando la pelle.
Filtri resistenti all'acqua

I filtri fotoprotettori dovrebbero avere la capacità di proteggere la pelle
anche dopo essere venuti a contatto con acqua, umidità o sudore. Questa
caratteristica di alcuni filtri è determinata dalla presenza di derivati
acrilici nella composizione del prodotto.
Ci sono due categorie di filtri resistenti: i water-resistant, che
mantengono il loro fattore di protezione anche dopo 40 minuti di contatto
permanente con l'acqua, e i waterproof, che agiscono anche dopo 80
minuti.
Filtri fisici e chimici
Esistono due tipi di filtri solari: fisici e chimici.
- Fisici: sono opachi e funzionano come una barriera, riflettendo e
filtrando la maggior parte della luce visibile e delle radiazioni UV. Sono di
solito utilizzati per le parti del corpo più sensibili (narici, labbra, dita dei
piedi).
- Chimici: assorbono e riducono le radiazioni che arrivano alla pelle,
filtrando le lunghezze d'onda nocive.
CONSIGLI E RACCOMANDAZIONI

Per utilizzare in maniera ottimale filtri solari e abbronzanti è bene seguire
alcune norme basilari:
-
applicare il filtro in casa, circa 30 minuti prima dell'esposizione al sole, e
mai quando si è già in spiaggia o all'aperto
-
applicarlo nella quantità
necessaria e sulla pelle asciutta.

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